24 luglio 2007

Un brivido

Mentre continuano ad attraversare il tubo catodico le piatte e fredde immagini delle storia delle stragi mafiose, con la mente torno a 15 anni fa, quando ancora ero "ricoperto" dall'adolescenza e la mia spensieratezza non mi faceva rendevo conto fino in fondo cosa accadeva. In quel giorno una bomba stroncava la vita ad un eroe dello stato italiano, con lui se ne andavano anche i "cavaglieri" che lo scortavano, dei quali purtroppo è rimasto un misero ricordo nelle nostre menti e un grande vuoto nelle loro famiglie.
Da lì a due mesi anche l'ultimo simbolo della lotta alla mafia veniva atrocemente dilaniato da un'auto bomba, una scena paragonabile a quelle mostrateci quotidianamente dagli inviati di guerra.
Oggi ripensando a quei fatti mi sfiora dietro il collo un brivido di rabbia, quella rabbia che l'intera nazione ha provato in quei giorni, ma che poi lentamente ha dimenticato, soffocata dall'abile gioco di disorientamento effettuata dalle forze politiche e dai media che controllano il tutto. Ormai la mafia si è inglobata nello stato come un tumore e ha trasformato lo stesso stato in un tumore per il nostro paese. Ormai siamo circondati da ipocrisia, sete di potere e menefreghismo. Piano piano stiamo raggiungendo l'apice del degrado sociale, penso che a breve la situazione sfuggirà di mano ai detentori del potere e si sentiranno come bambini stretti in un angolo. A quel punto l'intera società o collasserà o si ritirerà su.
Non so quale delle due soluzioni sia quella più indolore e meno violenta, ma so solo che alla fine a rimetterci sarà comunque la popolazione. Se ci pensate bene dal medioevo a oggi non è cambiato un gran che, solamente il nome del padrone e il modo con cui vengono pagati i dazi.

Il resto sarà storia tra qualche anno...

1 commento:

Maria ha detto...

"Ho deciso di rimanere in Sicilia e dovevo dare un senso a questa scelta" queste le parole di uno dei due di cui in questi giorni è ricorso il quindicesimo anno della morte. Se uno dei due oggi fosse vivo molte cose sarebbero diverse ma troppo scomodi per il potere, dovevano essere ammazzti come tutte quelle persone che anni dietro hanno iniziato a lottare. IO credo che ci vorrebbe un pò più di coraggio da parte di tutta la popolazione in fondo c'è stata gente semplice che l'ha avuto.